Vaccino Covid: due abitudini ne aumentano l’efficacia

Mentre i Paesi europei e mondiali cercano di rimediare ai ritardi della consegna dei vaccini, gli scienziati continuano ad analizzare i suoi possibili effetti collaterali. Da un recente studio, però, sono emersi dei comportamenti che, se adottati nella quotidianità, possono contribuire a rendere il vaccino contro il Covid ancora più efficace.

Lo studio, pubblicato sul Journal Perspectives on Psychological Science ha rivelato che riducendo lo stress e la depressione è possibile preparare il proprio corpo a ricevere in modo sicuro il vaccino e a rendere la sua efficacia maggiore nel breve termine. I nostri alleati, in questo senso, dovrebbero essere il sonno e l’esercizio fisico: due abitudini che, se correlate, sono in grado di migliorare la risposta immunitaria dell’organismo.

Sapendo che soltanto la seconda dose rende veramente immuni al virus e con l’obiettivo di immunizzare la maggior parte della popolazione entro l’estate, gli esperti consigliano a coloro che dovranno sottoporsi al vaccino di seguire un regolare esercizio fisico abbinato a un sufficiente riposo nelle 24 ore precedenti l’iniezione per preparare il corpo alla ricezione del vaccino.

Per questo motivo, è importante dormire generalmente 7-8 ore per gli adulti e 9-10 ore per i bambini per aumentare l’efficacia dei vaccini (anche di quello contro il Covid). Alcuni consigli per riuscire a riposare meglio li conosciamo tutti: spegnere i dispositivi elettronici almeno 30 minuti prima di andare a dormire, non bere caffeina nei pasti serali ed evitare di guardare la TV fino al momento in cui si va a dormire.

Al tempo stesso, però, è necessario svolgere un’adeguata attività fisica per ridurre i livelli di stress dell’organismo. Gli esperti consigliano un’attività della durata di 30 minuti al giorno, da svolgere sia precedentemente all’iniezione sia successivamente.

Ricordiamo, infine, che la piena efficacia del vaccino contro il Covid-19 somministrato in Italia si può riscontrare dai 7 ai 15 giorni dopo l’iniezione della seconda dose.